venerdì 9 agosto 2013

Lady Ashton, Israele e il suo lievissimo conflitto di interessi...




Nonostante il nome ammiccante, non si tratta dell'ultima trovata dell'ufficio marketing e comunicazione del PD, ma parliamo invece una rinomata agenzia internazionale: YouGov. 
Cosa c'entra una società di analisi di mercato con il Ministro degli Esteri europeo? Qualche tempo fa avevamo ripercorso in una nostra ricerca la curiosa carriera di Lady Ashton, figura di primo spicco sullo scacchiere internazionale per lo spostamento di somme astronomiche a favore delle Autorità Palestinesi. Di questa donna venuta dal nulla e dalle assai dubbie abilità, una cenerentola diventata nel giro di pochi anni la donna più pagata d'Europa, ci chiedevamo "chi sarà mai il suo principe azzurro"?


Finalmente la risposta arriva da Rights Monitoring, ecco l'articolo:


La chiave per la comprensione sta in due nomi: Peter Kellner e YouGov. Il primo nome è quello del marito di Catherine Ashton e il secondo è quello della società di indagini internazionali, analisi di mercato e servizi di ricerca per i governi, della quale Peter Kellner è presidente. YouGov è diventato così importante nel settore, da arrivare a influenzare addirittura le scelte di alcuni governi, l’economia di molti paesi e anche le tendenze del mercato. Un sondaggio di YouGov è preso in grande considerazione dalla politica, che non esita a commissionare al gruppo sondaggi di ogni genere. 

Ora, accade spesso che, stranamente, le indagini condotte da YouGov per il Medio Oriente penalizzino Israele mentre sembrano particolarmente benevole verso le monarchie del Golfo e l’Arabia Saudita.  Solo negli ultimi mesi YouGov ha avviato una serie di indagini di mercato sul boicottaggio dei prodotti israeliani e sul gradimento degli artisti israeliani presso il pubblico inglese, per comprendere se possano o meno esibirsi nel Regno Unito. Ma gli editoriali anti-israeliani al vetriolo di Peter Kellner (e non solo su YouGov, ma anche in prestigiose pubblicazioni internazionali) non contano.

Perché questo? Perché una società internazionale che guadagna milioni di dollari l’anno e può influenzare le politiche dei vari governi è così palesemente rivolta contro Israele? Anche qui, la soluzione si trova tra le righe, in particolare quelle relative agli azionisti della società. E’ stato molto difficile ottenere informazioni sui partner YouGov perché la lista non è pubblica. Tuttavia, alcune informazioni indicative siamo in grado di darle. Così scopriamo che tra i membri di YouGov ci sono diversi emiri del Golfo, qualche sceicco arabo e che l’azienda ha un ufficio molto importante a Dubai (presso il Centro Affari Cayan) da dove dirige tutte le ricerche sul Medio Oriente. Altre sedi sono in Arabia Saudita a Dammam, Jeddah e Riyadh. La cosa in sé non sarebbe sospetta, molte aziende internazionali hanno uffici a Dubai, solo che oltre alla presenza dei capitali di emiri e sceicchi (tra i quali l’emiro del Qatar), le ricerche e le indagini sui regni di questi ultimi sono sempre molto “rilassate”, e in pochi anni hanno favorito grandi investimenti internazionali.

YouGov poi usa la sua influenza e la sua presunta credibilità per aiutare le monarchie del Golfo che, tradotto in cifre gigantesche, significa decine e decine di milioni di dollari che finiscono nelle sue casse. 

E chi è il nemico giurato delle monarchie del Golfo, a partire dall’emiro del Qatar, che finanzia il manipolo di Hamas? Israele. Chiaro che una società come YouGov, nella quale la partecipazione è costituita in parte da emiri e sceicchi, e che ottiene decine di milioni di dollari l’anno, possa suggerire una serie di domande che riescono a minare l’economia israeliana e anche a promuovere, in un sottile e intelligente gioco, il boicottaggio dei suoi prodotti. 

Bene, ora per tornare a Catherine Ashton, come può la baronessa inglese, rappresentante della politica estera europea, prendere decisioni o tenere una linea favorevole a Israele andando in questo modo contro gli interessi milionari del marito? 

Da qualsiasi parte del mondo questo si chiama conflitto di interessi.



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Titolo originale dell'articolo:
Israel: here is the reason for the anti-Israeli line of Catherine Ashton. This is a conflict of interests


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