domenica 20 maggio 2012

Non siamo antisemiti!

Il “mea culpa” (tardivo) dell’Express: Non siamo antisemiti!
19 Aprile 2012


Pochi giorni fa, il giornale L’Express ha pubblicato questa foto, spacciandola come prova delle atrocità israeliane nei confronti dei prigionieri palestinesi. Quello che mostra la foto, in realtà, è chiaro: falsi soldati israeliani che maltrattano uno pseudo prigioniero palestinese, minacciandolo con le loro armi. E’ una commedia di cattivo gusto, inscenata da palestinesi del Libano.
 Ma l’Express l’ha presentata come fosse la verità. Ora, dopo che la foto è stata smascherata, si scusano:
“Abbiamo commesso un terribile errore, un testo infelice, su una delle nostre foto il 18 aprile scorso, mal tradotto dalla didascalia, fornitaci dall’AFP: nella “ricostruzione”, avvenuta in un campo di rifugiati in Libano, dell’arresto  di un palestinese da parte di falsi militari israeliani, abbiamo omesso d’indicare che si trattava di una messa in scena, che questi “soldati” recitavano una parte e che si trattava di pura e semplice propaganda.  E’ una colpa,  attenuata appena dalla fretta e dalla cattiva rilettura che l’hanno provocata. Lo sarebbe in ogni caso, tanto più in questo: dare adito alla benché minima ambiguità riguardo a un soggetto cosi’ sensibile, quando sappiamo che le immagini possono essere utilizzate come armi da guerra, dare credito a uno stratagemma cosi’ grossolano, che può’ contribuire ad alimentare l’esasperazione anti sionista proprio dove essa si infiamma anche senza bisogno di combustibile, non è scusabile in alcun modo. Abbiamo sbagliato, in modo grave. Ho sbagliato, in modo grave: sono responsabile del sito dell’Express e quindi della scivolata. Per questo faccio ammenda, a capo basso, verso gli internauti offesi, verso tutti quelli feriti da questa soperchieria e verso l’AFP che non è in NESSUN caso responsabile delle nostre stupidaggini. Detto questo, e in modo chiaro,  ciò’ che ho scritto qui non sminuisce in nulla ciò’ che avevo scritto all’inizio”. 
Grazie signor Mettout per  queste scuse, sicuramente motivate dal clamore scoppiato a causa della vostra redazione irresponsabile (eh si’, siete responsabile ma non siete solo). Certo, non possiamo che accettare le vostre scuse, ma non bastano, signor Mettout, per sbarazzarvi di questa polpetta avvelenata. Avete sbagliato e sia. Vi siete scusato, bene. Non siete antisemiti, o anti israeliani. Questo resta da vedere!
Come spiegate, signor Mettout, che l’Express abbia pubblicato una foto corredata da una tale accusa? Io ho due spiegazioni:
La prima : voi e i vostri collaboratori mancate di professionalità e l’avete provato, dovreste dunque trarne le conseguenze e agire conformemente, ma ho capito bene? Pensate sia sufficiente una lettera di scuse? Decidano i vostri lettori se sia il caso di dare fiducia a un giornale che fa simili errori..


La seconda (che non esclude la prima): voi e i vostri collaboratori siete semplicemente giornalisti anti israeliani (cioè anti semiti, poiché vi difendete dall’accusa)  e mi spiego. Come giustificare la vostra decisione di pubblicare una foto cosi’ grave senza nemmeno verificarla prima correttamente? Come è possibile che una didascalia in inglese, nella quale sta scritto chiaramente trattarsi di una messa in scena ( la didascalia fornita da AFP:  
”LEBANON, AIN EL-HELWEH: Palestinian refugees pose as Israeli soldiers arresting and beating a Palestinian activist during celebrations of Prisoners’ Day at the refugee camp of Ain el-Helweh near the coastal Lebanese city of Sidon on April 17, 2012 in solidarity with the 4,700 Palestinian inmates of Israeli jails. Some 1,200 Palestinian prisoners held in Israeli jails have begun a hunger strike and another 2,300 are refusing food for one day, a spokeswoman for the Israel Prisons Service (IPS) said.“
sia diventata per voi: 
“Prigioniero palestinese 18/04/2012. Martedi’, durante la Giornata dei Prigionieri, centinaia di detenuti palestinesi hanno iniziato uno sciopero della fame per protestare contro le loro condizioni di detenzione”
straordinario, no?  Voi e i vostri collaboratori vi siete gettati su una foto senza alcun interesse per poter accusare Israele e Tzahal, l’avete commentata con i vostri fantasmi, con il vostro odio latente, prodotto dai vostri spiriti malati. Fate parte a pieno titolo del giornalismo impegnato contro Israele, come il sig. Enderlin. Avete colto al volo l’occasione di una foto truccata e modificandone la didascalia originale, ne avete fatto un colpo contro l’esercito più morale del mondo. Antisemiti o no? Non so come qualificarvi, non mi ispirate gran che.


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