"La maggioranza dei cittadini arabi sono a favore della coesistenza, della cooperazione e desiderano vivere in armonia con gli ebrei israeliani," dice il fondatore del partito, Sarhan Bader, al Jerusalem Post. "Gli altri partiti arabi pongono troppa enfasi sui Palestinesi e gli arabi all'estero. Ma è più importante occuparsi di quegli arabi, all'interno di Israele, che vogliono vivere qui in pace con i nostri cugini ebrei... CONTINUA A LEGGERE QUI
Lettera aperta di un cittadino sionista ai cittadini del M5S in visita alla Palestina!
Cari cittadini del M5S, mi rivolgo a voi che vi siete recati in medio oriente per conoscere e informarvi della situazione per quanto riguarda il conflitto tra Israele e arabi/arabi-palestinesi. Al di là della vostra provocazione di aver scritto, giunti a Gerusalemme, "buongiorno Palestina", vorrei ricordarvi che dal 1950 Gerusalemme è ridiventata la capitale del rinato stato di Israele. Direte voi: ma non è riconosciuta internazionalmente. E da quando uno stato per nominare la sua capitale ha bisogno del riconoscimento internazionale?... CONTINUA A LEGGERE QUI
Dal dondolo al bunker: lettera aperta da Tel Aviv
Salve, il mio nome è Giulia e abito a Tel Aviv.
Ci abito adesso, perché io non sono nata qui. Io sono di Rimini, la bella Rimini, in Romagna.
E' semplicemente capitato che sia venuta a vivere in questo paese, non l'avrei mai detto. Io mi sono solo innamorata di un timido ragazzo incontrato per caso sui banchi di scuola all'università, un ebreo e un israeliano. Sono ormai due anni che mi sono trasferita e sento di dover condividere in questo delicato momento il mio bollettino... CONTINUA A LEGGERE QUI
Il dovere della speranza
di David Grossman
Speranza e disperazione. Ci sono stati anni in cui abbiamo oscillato fra le due. Oggi sembra che la maggior parte degli israeliani e dei palestinesi si trovi in uno stato d’animo nebuloso, piatto, privo di orizzonte. In un torpore ottuso, in un’auto-narcosi. Al giorno d’oggi, in un Israele avvezzo alle delusioni, la speranza (sempre che qualcuno vi faccia cenno) è immancabilmente insicura, un po’ timida, sulla difensiva. La disperazione invece è disinvolta, risoluta. Pare che parli a nome di una legge della natura... CONTINUA A LEGGERE QUI
Israele, con gli occhi di un ragazzo
Yair Har Oz, giovanissimo fotografo israeliano di Beit Shemesh, un autodidatta col talento del fotoreporter, racconta Israele attraverso i suoi occhi. Qui di seguito riportiamo alcuni degli scatti che raccontano la sua quotidianità degli ultimi anni, la quotidianità di Israele, fra natura, studio, kibbutz, città antiche, spiritualità, monumenti della modernità, tanti amici e volti aperti di tutte quelle persone che ogni giorno vengono occultate dai media internazionali, nascoste dietro odiose etichette... GUARDA LA GALLERIA FOTOGRAFICA
A Tel Aviv gli ultimi bundisti, ottantenni irriducibili fra yiddish e internazionalismo
Il 'Bund', movimento operaio che nel secolo scorso elettrizzava le masse ebraiche in Russia e Polonia e che per decenni fu uno dei pilastri dell' internazionalismo proletario in Europa, e' ancora attivo (all' insaputa di quasi tutti gli israeliani) in un 'covo' di Tel Aviv. A rompere il silenzio su questi incalliti professionisti della lotta sociale (alcune decine di ottantenni che frequentano un circolo dove ci si esprime solo in 'yiddish', l'idioma degli ebrei dell'Europa centro-orientale) e' stato di recente, con un film su di loro, il giovane documentarista Eran Torbiner... CONTINUA A LEGGERE QUI
Ogni accusa è buona: Israele e i profughi del Sudan
Costantemente sotto i riflettori della stampa occidentale e di quella stampa “alternativa” che opera esclusivamente nel web tramite siti e blog, lo Stato di Israele viene periodicamente accusato delle colpe più varie. Tali colpe dovrebbero riconfermare, agli occhi di noi lettori, quelle qualità mostruose di cui si fa portatore lo Stato Ebraico, ovvero il razzismo, la violenza, il classismo, la mancanza di etica e democrazia... CONTINUA A LEGGERE QUI
Israele accoglie i feriti siriani nei suoi ospedali
Un articolo di Yediot Aharonot del 26 giugno 2013 riferisce che sono ormai più di 100 i siriani feriti nel corso della sanguinosa guerra civile in atto in Siria, che stanno ricevendo cure ospedaliere o mediche in Israele. Ospedali come quello di Nahariya o di Safed, nel nord di Israele, sono ormai abituati a questo genere di soccorsi e si sono attrezzati... CONTINUA A LEGGERE QUI
Israeliani e palestinesi uniti... per una rapina!
Il crimine non sempre paga ma qualche volta unisce. Domenica 29 marzo 2009 la polizia palestinese ha arrestato due componenti di una strana banda di rapinatori, colpevole di aver svaligiato una banca di Ramallah. Con grande sorpresa gli investigatori hanno scoperto che il gruppo, formato da sei persone, non comprendeva solo palestinesi ma anche un israeliano... CONTINUA A LEGGERE QUI
Intervista ad Amos Oz
...Aveva 13 anni Amos nel ’52, quando perse tragicamente la madre, che si suicidò; 15 quando andò a guidare trattori in un kibbutz – vita nei campi ed eguaglianza: la proprietà privata era tabù – per ribellarsi al mondo intellettuale e di destra di suo padre, bibliotecario erudito, studioso poliglotta... CONTINUA A LEGGERE QUI
Sono andato a Gerusalemme e ne sono tornato felice...
di Boualem Sansal
Cari fratelli, cari amici, d’Algeria, di Palestina, d’Israele e d’altrove, scrivo queste poche righe per darvi mie notizie. Forse siete preoccupati per me. Io sono un uomo semplice, sapete, uno scrittore che non ha mai preteso altro che la felicità di raccontare storie, queste storie “da non raccontare”, come dice il mio amico regista, Jean-Pierre Lledo , ma ecco che la gente ha deciso di interferire nelle nostre relazioni di fraternità e di amicizia e hanno fatto di me un oggetto di scandalo... CONTINUA A LEGGERE QUI
Daniel e Leonardo: italiani al fronte per Israele
(...) Prima di entrare in azione tuttavia l'ultima indicazione che ti dà il comandante è di non puntare il fucile su chi non è armato, condividere il tuo stesso cibo e la tua acqua con chi non ha da mangiare o da bere, fermare tutto se appare un bambino»... CONTINUA A LEGGERE QUI
LEGGE FONDAMENTALE:
Israele, Stato Nazione del Popolo Ebraico
1) Principi fondamentali
A. La Terra di Israele è la patria storica del popolo ebraico, in cui lo Stato di Israele si è insediato.
B. Lo Stato di Israele è la patria nazionale del popolo ebraico, in cui esercita il suo naturale, culturale, religioso e storico diritto all'autodeterminazione.
C. Il diritto di esercitare l'autodeterminazione nazionale nello Stato di Israele è unico per il popolo ebraico...
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