Ronn Torossian, amministratore delegato di una grossa società americana di pubbliche relazioni racconta come le nazioni arabe e le organizzazioni terroristiche ottengano una copertura positiva nei media pagando le agenzie di Public Relations. Queste garantiscono copertura mediatica o nascondono alla vista dei media chi le finanzia... quale terzietà, quale informazione onesta e indipendente si può avere in queste condizioni?... CONTINUA A LEGGERE QUI
“Ho creduto alle cose che mi venivano dette…” il falso massacro di Jenin
Il regista arabo israeliano Muhammad Bakri, autore del documentario “Jenin, Jenin” che accusava Israele di genocidio e crimini di guerra, ha ammesso in una deposizione la scorsa settimana d’aver falsificato alcune scene usando informazioni sbagliate e d’aver ricevuto finanziamenti da parte dell’Autorità Palestinese per la produzione del film diffamatorio. Il regista e produttore del celebre film, che accusava i militari israeliani d’aver commesso atrocità inaudite nel campo profughi di Jenin nell’aprile 2002, deponendo in tribunale nel corso di un processo per diffamazione ha riconosciuto che in tutto il film sono presenti errori e artifici... CONTINUA A LEGGERE QUI
La somma di due eventi positivi può sfociare in un risultato devastante? Nel mondo arabo sì, a quanto pare. Nel campo profughi di Jenin, tristemente noto a chiunque segue le vicende della regione, è stata formata una piccola orchestra di 13 musicisti dagli 11 ai 18 anni, maschi e femmine. Questa piccola orchestra ha deciso di chiamarsi "Strumenti a corda della pace"... CONTINUA A LEGGERE QUI
Vi diranno che GAZA E' UN LAGER A CIELO APERTO...
Controlla anche tu i flussi delle merci in entrata a Gaza, direttamente dal sito dell'ONU: http://www.ochaopt.org/GazaCrossings.aspx?id=1010003&fb_source=message. Nuovi fondi in arrivo dall'Ue per i palestinesi. L'alto rappresentante per la politica estera Ue, Catherine Ashton e il premier dell'Anp Salam Fayyad hanno appena firmato due accordi del valore complessivo di 35 milioni di euro... CONTINUA A LEGGERE QUI
136.785 tonnellate di merci sono entrate a Gaza...
136.785 tonnellate di merci sono entrate a Gaza da Israele il mese scorso. 1.500 Gazawi sono entrati in Israele per farsi curare gratuitamente nei diversi ospedali del paese... CONTINUA A LEGGERE QUI
Ecco perché la soluzione a due stati “deve” fallire
La comunità internazionale non riesce a capire come mai non sortiscano risultati positivi tutte le sue pressioni per portare avanti un “processo di pace” che richiederebbe agli arabi palestinesi di rinunciare alla loro lotta contro lo stato ebraico.
La risposta è che il conflitto non riguarda il territorio, bensì l’ideologia: cioè il PALESTINISMO, che sta alla base della guerra che da circa cento anni viene condotta contro il SIONISMO e lo stato di Israele in quanto storica patria nazionale del popolo ebraico... CONTINUA A LEGGERE QUI
ONU o negoziati di pace: che ne pensa il palestinese medio?
“Qual'è la vostra opinione, l'opzione migliore per l'avvenire della Palestina? Il riconoscimento in sede Onu, senza conclusione degli accordi di pace con Israele, o ritornare al tavolo dei negoziati, con gli israeliani, allo scopo di ottenere una pace stabile e ricorrere in seguito all'Onu?... CONTINUA A LEGGERE QUI
Il cinismo dell'Autorità palestinese: rifiuteremo la cittadinanza del futuro stato palestinese ai rifugiati!
Colmo di cinismo dell'Autorità palestinese: i rifugiati palestinesi non diventeranno cittadini del nuovo Stato palestinese, secondo l'ambasciatore della Palestina in Libano. Perché? Semplicemente perché agli occhi dell'Autorità palestinese, malgrado la creazione del nuovo Stato, i rifugiati palestinesi devono restare ad ogni costo un'arma per invadere Israele, secondo il preteso principio del " diritto al ritorno"... CONTINUA A LEGGERE QUI
Hamas si oppone all'iniziativa di Abbas all'Onu
Il portavoce di Hamas, Salah Bardawil, afferma che la richiesta, che dovrebbe essere depositata il 20 settembre prossimo all'Assemblea generale delle Nazioni Unite, è «pericolosa per il movimento di resistenza palestines ». A suo dire, se la campagna fosse un successo questo «consoliderà il riconoscimento palestinese del diritto di Israele a esistere in quanto Stato sovrano»... CONTINUA A LEGGERE QUI
Il problema del doppio linguaggio
Riportiamo qui una sequenza di dichiarazioni ed articoli in merito ad un problema estremamente spinoso che da anni viene denunciato, ma che solo di recente (dicembre 2011) è stato sollevato per la prima volta in sede internazionale di fronte all'UNESCO. Il problema è quello del "doppio linguaggio" che caratterizza il mondo arabo in generale e quello Palestinese in particolare, nel suo rapporto con Israele... CONTINUA A LEGGERE QUI
Il linguaggio come arma di delegittimazione: "ANTISIONISMO"
...George-Elia Sarfati, professore universitario, ha condotto delle ricerche sulla relazione problematica tra l'opinione e il discorso. Egli dimostra a che punto il linguaggio è caricato, prendendo come esempio l'utilizzo della parola "antisionismo". Ha proseguito la sua dimostrazione attraverso diversi lavori, dei quali il primo intitolato: La Nazione Prigioniera, ritratto del ruolo che la propaganda ha giocato nella formazione dell'ideologia antisionista nel contesto della Guerra fredda... CONTINUA A LEGGERE QUI
I bambini palestinesi e la scuola dell’odio
Traduzione del documento edito dal B’nai B’rith Europe: “Palestinian children and the school of hate.”I libri di testo delle scuole palestinesi, finanziati grazie al contributo di diversi Governi Occidentali, tra i quali l’Italia... CONTINUA A LEGGERE QUI
Come si insegna ai bambini palestinesi l'odio genocida
“Nell’Autorità palestinese, come nella Gaza di Hamas, ci sono campagne che incitano i bambini all’odio diffuse e pianificate ovunque sul territorio . Da questo indottrinamento si capisce come partecipino volontariamente in atti terroristici che possono anche costare loro la vita. Un incitamento all'odio che dovremmo conoscere meglio, per verificare come questa ideologia genocida entri a far parte del più vasto quadro palestinese e musulmano... CONTINUA A LEGGERE QUI
Fathi Hamad, membro del consiglio legislativo palestinese di Hamas, si è vantato alla televisione Al Aqsa di voler utilizzare donne e bambini come scudi umani. "Noi desideriamo la morte come voi desiderate la vita". Era il febbraio 2008 ed effettivamente Hamas ha mantenuto le sue minacce... CONTINUA A LEGGERE QUI
Il 35% dei musulmani di Gerusalemme Est preferisce Israele!
Pubblichiamo qui i risultati di un interessante sondaggio effettuato nel 2010 e pubblicato il 18 settembre 2011. A quanto pare i musulmani di Gerusalemme est sono molto meno interessati alla politica, che alla loro qualità di vita, ecco perché preferiscono fare la pace con i cugini ebrei e addirittura una gran parte di loro, messa di fronte alla scelta fra due Stati, preferirebbe vivere in Israele... CONTINUA A LEGGERE QUI
IL NUOVO ANTISEMITISMO SI GIOCA ALL'ONU: riassunto in 9 slide
Il primo tentativo evidente di legittimare una nuova FORMA ISTITUZIONALIZZATA DI ANTI-SEMITISMO, tramite la condanna dello Stato di Israele, non per le sue azioni, ma per la sua sola esistenza, si ebbe nel 1975, quando con una incredibile Risoluzione (la 3379) l'ONU di fatto ufficializzò l'equazione SIONISMO=RAZZISMO su basi puramente ideologiche. La risoluzione fece scandalo, tanto che l'allora Ambasciatore di Israele per le Nazioni Unite, Herzog, dopo un memorabile discorso la stracciò di fronte all'assemblea...CONTINUA A LEGGERE QUI
Lady Ashton: storia di una cenerentola moderna. Chi sarà mai il suo principe azzurro?
Dopo le foto-fake di bambini palestinesi diffuse via Twitter dall'incaricata ONU per le relazioni con i Media e l'Informazione Khulood Badawi, guarda caso pochi giorni prima della famigerata Marcia del Giorno della Terra, o come forse sarebbe stato meglio chiamarla Marcia di Assedio allo Stato di Israele da parte di pacifisti poco raccomandabili, è ora il momento di gloria di Lady Ashton, che nel giorno della terrificante strage antisemita di Tolosa non ha trovato di meglio che ricordare i bambini di Gaza, per poi formalmente ritrattare adducendo una scusa a noi italiani ben nota: “mi hanno fraintesa”... CONTINUA A LEGGERE QUI
Lady Ashton, Israele e il suo lievissimo conflitto di interessi...
La chiave per la comprensione sta in due nomi: Peter Kellner e YouGov. Il primo nome è quello del marito di Catherine Ashton e il secondo è quello della società di indagini internazionali, analisi di mercato e servizi di ricerca per i governi, della quale Peter Kellner è presidente... CONTINUA A LEGGERE QUI
L'Europa paga milioni di dollari per indennizzare le famiglie dei terroristi!
Il Dailymail rivela che l'Autorità Palestinese (che pretende volere la pace) indennizza tutti i mesi le famiglie dei terroristi che hanno ucciso dei civili israeliani con i soldi versati dall'Europa e in particolare dalla Gran Bretagna. Inoltre l'Autorità Palestinese versa tutti i mesi denaro ai terroristi imprigionati da Israele per atti di terrorismo... CONTINUA A LEGGERE QUI
L'ISM e la "liberazione della Palestina"
Ho passato gli ultimi otto anni della mia vita di giornalista sotto copertura, documentandomi sul funzionamento interno dell' International Solidarity Movement (ISM), negli Stati Uniti e all'estero. Sono passato attraverso i loro corsi di formazione ed ho i loro manuali di addestramento. Curo un sito web che elenca la storia, la tattica e le manipolazioni dei media... CONTINUA A LEGGERE QUI
Il conflitto arabo-israeliano, non è realmente un conflitto, è una guerra - una guerra degli arabi contro gli ebrei. Per molti aspetti, questo conflitto è un conflitto tra narrazioni. Noi che sosteniamo Israele, abbiamo fatto un pessimo lavoro nella formulazione di una narrazione che lotta contro la storia raccontata al rovescio. Possiamo fare di meglio... CONTINUA A LEGGERE QUI
Il monopolio dell'odio: il caso di Infopal
In Italia, la principale fonte di informazione sulla situazione israelo-palestinese è il sito Infopal. Le notizie messe in rete da questo sito sono poi riprese da tutte le pagine pro palestinesi, o meglio anti israeliane, in uno spettro di azione che comprende dagli estremisti di sinistra fino a quelli di destra, passando da movimenti pacifisti, no global, di ispirazione cattolica o laica... CONTINUA A LEGGERE QUI
La vittoria sarà più grande se gli scioperanti della fame muoiono
Khader Adnan, che ha rifiutato il cibo per due mesi prima che Israele acconsentisse a rilasciarlo, dice che lo sciopero dei prigionieri palestinesi sarà acclamato come una vittoria indipendentemente dal suo esito. Gli ufficiali di sicurezza israeliani temono che la morte di qualunque prigioniero palestinese in conseguenza dello sciopero della fame tuttora in corso, ormai giunto al ventunesimo giorno, possa scatenare un’eruzione di violenza nei territori... CONTINUA A LEGGERE QUI
Ancora sul doppio linguaggio: disastro o vittoria?
... Il caso che vogliamo illustrare oggi riguarda i 1.550 condannati palestinesi in sciopero della fame nelle carceri israeliane. Almeno un paio di questi, che vengono intenzionalmente chiamati "prigionieri" ma che più giustamente dobbiamo chiamare "condannati", sono oggi in fin di vita a causa del prolungato digiuno che si sono auto-imposti. Il 24 Maggio 2012 Abbas organizza a beneficio dei media internazionali una conferenza stampa... CONTINUA A LEGGERE QUI
Israele e palestinesi: rinfreschiamoci la memoria
C'è un assente importante, nel modo con cui in questi giorni viene raccontato l'ennesimo scontro tra Israele e i terroristi di Hamas: la verità storica. Israele è tornato (ma in certi immaginari semplici non ha mai smesso di esserlo) quella entità malvagia che nega il diritto dei palestinesi ad avere uno stato. E il raid israeliano e le vittime che ha prodotto sono l'ennesima prova delle colpe del governo di Gerusalemme... CONTINUA A LEGGERE QUI
Che cos'è l'antisemitismo
L'antisemitismo è il nome dato alla forma di razzismo praticato contro il popolo ebraico. Anche se l'interpretazione letterale della parola sembrerebbe indicare ostilità contro tutti i popoli semiti, si tratta di un'interpretazione errata... CONTINUA A LEGGERE QUI
«Monaco ' 72, i brigatisti italiani sapevano dell' attacco»
Raccontò dei legami tra i gruppi italiani, francesi, i tedeschi del Baader-Meinhof, con i palestinesi dell' Olp e di Settembre Nero: lavoravano tutti insieme a quel tempo in Europa, fine anni Sessanta, inizi Settanta». L' uomo parlò di una «spaccatura»: «Disse che c' era un' ala delle Brigate Rosse che voleva fare la rivoluzione con le armi, e un' altra che invece era contraria...CONTINUA A LEGGERE QUI
Il KGB e la nascita del "popolo palestinese"
Fu, nota Ion Mihai Pacepa, ex-capo della Securitate rumena, nel suo libro "The Kremlin Legacy", in un giorno del 1964, «fummo convocati a una riunione congiunta del KGB a Mosca». Il soggetto della riunione era di estrema importanza: «Si trattava di ridefinire la lotta contro Israele, considerato un alleato dell'Occidente nel quadro della guerra fredda che conducevamo». La guerra araba per la distruzione di Israele non era suscettibile di attirare molti sostegni nei «movimenti per la pace», satelliti de l’Unione Sovietica... CONTINUA A LEGGERE QUI
Fu, nota Ion Mihai Pacepa, ex-capo della Securitate rumena, nel suo libro "The Kremlin Legacy", in un giorno del 1964, «fummo convocati a una riunione congiunta del KGB a Mosca». Il soggetto della riunione era di estrema importanza: «Si trattava di ridefinire la lotta contro Israele, considerato un alleato dell'Occidente nel quadro della guerra fredda che conducevamo». La guerra araba per la distruzione di Israele non era suscettibile di attirare molti sostegni nei «movimenti per la pace», satelliti de l’Unione Sovietica... CONTINUA A LEGGERE QUI
Tre giorni dopo aver destituito d’autorità il governo d’unità nazionale Hamas-Fatah guidato da Ismail Haniyeh e aver varato il governo d’emergenza affidato a Salam Fayyad, il presidente dell’Autorità Palestinese Mahmoud Abbas (Abu Mazen) compariva lo scorso 20 giugno davanti al comitato centrale dell’Olp e pronunciava un discorso durissimo (Al-Hayat Al-Jadida, 21.06.07). Con parole di estrema severità, Abu Mazen denunciava il golpe di Hamas nella striscia di Gaza, le feroci brutalità commesse contro i palestinesi avversari... CONTINUA A LEGGERE QUI
Resistere al conformismo palestinofilo
Il conformismo palestinofilo si è diffuso nelle società dell’Europa Occidentale, dove un fanatico “anti-sionismo” ha preso in ostaggio una gran parte dell’opinione pubblica. Sharon “l’assassino” Arafat “l’eroe” (o “martire”) o ancora, gli “assassini” israeliani, i palestinesi “vittime”: le due immagini opposte riassumono il mito manicheo che struttura l’interpretazione dominante del conflitto israelo-palestinese dalla fine del ventesimo secolo... CONTINUA A LEGGERE QUI
STAY HUMAN... in che senso?
Siamo talmente abituati a leggere, ascoltare o a pronunciare alcune frasi, che ormai le diamo per scontate: sono così e sono giuste, anche perché attorno alla loro apparizione si accende nel nostro cervello la lampadina del pacifismo e si genera immediatamente un largo ed entusiastico consenso.
Una di queste è senza dubbio la celeberrima "Stay human"... CONTINUA A LEGGERE QUI
Altro che fionda e sassi: arsenali modernissimi e scudi umani
Cari pacifinti, per motivi su cui preferisco non esprimermi, voi ignorate diversi aspetti dell'attuale crisi di Gaza. La disponibilità anche di Hamas di armamenti pesanti in quantità industriale, il loro utilizzo in massicce bordate di bombardamento casuale sulla popolazione civile, che si protrae da molti anni e si è intensificato negli ultimi giorni... CONTINUA A LEGGERE QUI
Intervista: noi abitanti di Gaza ostaggi di Hamas
Non capita tutti i giorni di parlare con un abitante di Gaza senza avere intorno mille controllori e mille spie di Hamas pronte a riferire ai terroristi quello che il poveretto racconta. Ci è capitato due giorni fa al valico di Kerem Shalom, temporaneamente riaperto dalle autorità israeliane, durante il passaggio di merci prodotte nella Striscia di Gaza e destinate al mercato europeo... CONTINUA A LEGGERE QUI
Quali origini per il "popolo palestinese"?
«La storia del popolo palestinese risale fino al...». A questo punto gli storici arabi non trovano l'accordo: alcuni sostengono che il "popolo palestinese" vanta 4.000 anni di storia; altri si spingono fino a 10.000 anni, c'è chi parla di 30.000 anni e non manca chi spara addirittura 100.000 anni di storia: il che renderebbe l'uomo di Neanderthals piuttosto giovanile a confronto dell'"uomo palestinese". Ma sebbene gli storici arabi non concordino sulla data di nascita del palestinese, su un aspetto sono unanimi: è comparso sulla Terra molto prima degli ebrei, dei romani o dei greci. C'è solo un problema: di tutta questa millenaria storia, non si trova alcuna traccia... CONTINUA A LEGGERE QUI
Il BDS sostiene il terrorismo non i diritti
Se serviva una ulteriore prova che il Movimento BDS (Boycott, Divestment, and Sanctions) non è affatto un movimento pacifista che supporta la causa palestinese ma è invece un movimento profondamente antisemita che punta alla distruzione di Israele, questa prova arriva dall’Egitto dove oggi il movimento BDS organizza al Cairo una manifestazione a favore della intifada palestinese e di Hamas... CONTINUA A LEGGERE QUI
Il BDS sostiene il terrorismo non i diritti
Se serviva una ulteriore prova che il Movimento BDS (Boycott, Divestment, and Sanctions) non è affatto un movimento pacifista che supporta la causa palestinese ma è invece un movimento profondamente antisemita che punta alla distruzione di Israele, questa prova arriva dall’Egitto dove oggi il movimento BDS organizza al Cairo una manifestazione a favore della intifada palestinese e di Hamas... CONTINUA A LEGGERE QUI