aiuti umanitari entrano a Gaza da Israele |
Dall’Onu e dalle Ong ci si aspetterebbe
sempre una posizione imparziale e soprattutto volta alla protezione dei
più deboli. Nel caso della Striscia di Gaza (come in altri casi simili)
questo non solo non avviene ma si assiste all’esatto contrario, cioè si
assiste alla difesa di Hamas e dei suoi traffici mafiosi a scapito della
popolazione.
L’ultimo lampante esempio si è avuto
ieri durante le commemorazioni dedicate all’anniversario della fine
dell’operazione “Pillar of defense” che lo scorso anno Israele fu
costretto a iniziare per fermare il lancio di centinaia di missili dalla
Striscia di Gaza sul suo territorio. Ebbene durante questa
commemorazione ha parlato James Rawley, coordinatore umanitario
delle Nazioni Unite per i territori palestinesi il quale ha detto che
«la situazione umanitaria a Gaza è peggiorata a causa della distruzione
dei tunnel gestiti da Hamas da parte dell’Egitto e di Israele».
A parte che ci sarebbe da chiedersi cosa
ci faccia un rappresentante dell’Onu in una manifestazione organizzata
da un gruppo terrorista (Hamas) allo scopo di propagandare una
immaginifica vittoria contro Israele. Poi, come può un rappresentante
dell’Onu giustificare e difendere un mercato clandestino nelle mani di
una organizzazione mafiosa e terrorista come quello implementato da
Hamas attraverso i tunnel?
E come può un rappresentante dell’Onu
ignorare completamente il fatto che tutti (e sottolineo tutti)
gli aiuti umanitari che arrivano a Gaza attraverso Israele non vengono
gestiti come dovrebbero dalle organizzazioni umanitarie ma vengono
sequestrati e venduti da Hamas?
E si, perché va detto che
contemporaneamente alla distruzione dei tunnel che confinavano con
l’Egitto, distruzione implementata dall’esercito egiziano per ragioni di sicurezza,
è aumentato il flusso di aiuti da Israele verso Gaza come dimostrano i
bollettini rilasciati periodicamente dal IDF.
Come mai quegli aiuti la
popolazione di Gaza li deve pagare quando invece li dovrebbe avere
gratis? Solo di recente questo flusso è rallentato a causa della
scoperta di un tunnel del terrore costruito da Hamas con il cemento entrato da Israele. Eppure di tutto questo James Rawley non ne ha fatto parola nonostante ne fosse perfettamente a conoscenza. E sia sa, chi tace acconsente.
Non da meno sono le Ong che accusano
Israele e l’Egitto di isolare Gaza ma non dicono una parola sul motivo
delle decisioni israeliane ed egiziane che poi sono le stesse e si
chiamano Hamas e Jihad Islamica.
Ma la cosa più scandalosa, in merito
alle Ong, è che non fanno la minima menzione al fatto che tutte le loro
operazioni nella Striscia di Gaza sono soggette all’approvazione di
Hamas, cioè devono pagare il gruppo terrorista per l’attuazione di
progetti umanitari o di sviluppo.
Questo si che è scandaloso perché, nei
fatti, degli oltre 300 progetti umanitari o di sviluppo finanziati
dalla comunità internazionale nella Striscia di Gaza, solo un decimo
vengono realmente implementati. Ma loro continuano ad accusare Israele
ed Hamas di isolare Gaza.
Ora, ammesso che sia vero che la
situazione umanitaria nella Striscia di Gaza è peggiorata, di chi è la
colpa? E’ ora di finirla con questa ipocrisia che poi, diciamocelo
francamente, è direttamente legata alla richiesta di fondi alla comunità
internazionale piuttosto che al reale pensiero delle condizioni di vita
della popolazione di Gaza, perché se realmente a Onu e Ong gliene
fregasse qualcosa della gente di Gaza denuncerebbero il sistema mafioso
di Hamas e non le operazioni di difesa di Israele ed Egitto.
Sharon Levi
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