Titolo originale:
ERA LA MATTINA DEL 12 AGOSTO 1976
di Francesco Castelnuovo
2013
Oggi è il 37esimo anniversario della strage di Tel al-Zaatar, una delle stragi di palestinesi più barbare degli ultimi 40 anni, compiuta durante la guerra del Libano, in un campo di rifugiati palestinesi, da parte dei falangisti libanesi filo-siriani con l'appoggio del dittatore siriano Hafez El-Assad (nella foto insieme a Yasser Arafat, in una delle varie immagini della fine degli anni 70 che li ritraggono insieme, guarda un po'...).
Una strage particolarmente efferata non solo per il numero delle vittime (tra 2000 e 3000 a seconda delle stime), ma perché avvenne dopo che le milizie guidate dal generale Michel Aoun avevano portato allo stremo e alla fame gli occupanti del campo con un assedio durato oltre 6 mesi! La strage di Tel al-Zaatar non viene ricordata quasi mai. Non è come per la strage di Sabra e Shatila, che fu compiuta anch'essa da falangisti libanesi, ma con gli israeliani che avevano chiuso un occhio.
Per la strage di Sabra e Shatila ci sono state in 30 anni:
- reportages di testate internazionali,
- manifestazioni di piazza in mezza Europa (e in Israele)
- commissioni d'inchiesta,
- proteste della Lega Araba,
- richieste di condanna per Ariel Sharon,
- discorsi di fine d'anno di Presidenti della Repubblica Italiana (v. discorso di fine anno di Sandro Pertini il 31 dic 1982),
- canzoni di Eugenio Finardi,
- canzoni dei Nomadi,
- ...e tante altre grida di scandalo che adesso nemmeno ricordo.
Per la strage di Tel al-Zaatar invece no! Tel al-Zaatar non se la ricorda nessuno! Eppure le sue dimensioni in termini di durata e di numero di vittime è pari se non superiore a quelle di Sabra e Shatila. Come mai? È semplice. Non c'erano di mezzo gli israeliani. È come per le tante e tante stragi di palestinesi compiute dai loro "fratelli" arabi. A partire dalla più grande di tutte, quella compiuta nel settembre 1970 (il Settembre nero) da Re Hussein di Giordania (che, chissà come mai, nel suo discorso di veemente protesta per Sabra e Shatila, Sandro Pertini citò come esempio da seguire!).
E così, tutte le volte che i palestinesi sono stati (o sono tuttora, v. in Siria) uccisi dagli arabi, i cosiddetti "difensori dei diritti umani", "pacifisti" o "filo-palestinesi" che dir si voglia, hanno altro da fare. Fanno come diceva Craxi: vanno al mare. Come quel 12 agosto...
3 commenti:
Io sì lo ricordo!
http://ilblogdibarbara.ilcannocchiale.it/2006/08/12/tell_al_zatar_12_agosto_1976.html
(E si torna così, dopo un lungo sonno, senza dire niente?!)
Ciao Barbara, non avevo dubbi che tu tenessi bene a memoria!
(...si va e si viene, come le onde del mare :-) )
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