mercoledì 7 agosto 2013

Antisionisti a 5 stelle? Risponde Furio Colombo





LETTERA - IL FATTO – 31- luglio 2013 pag. 23

Caro Colombo,

Ho letto con sorpresa e stupore questa frase : "Io sono antisionista. Per me il sionismo è una piaga”. E' di un membro del Parlamento, giovane e nuovo, di quelli che avrebbero aperto e cambiato il Parlamento italiano. La frase è del giovane cittadino-deputato Paolo Bernini, Cinque stelle, che ha guidato una visita del suo partito in Medio Oriente. E per poter formarsi un'opinione completa ed equilibrata, tranne l'aeroporto, ha evitato di visitare Israele o incontrare israeliani. La frase è suonata un bel regalo a Priebke nel giorno del centesimo compleanno del boia delle Ardeatine.

Renato

….

Sono meravigliato anch'io della frase, detta dal deputato Cinque stelle Paolo Bernini, che avrei immaginato impegnato a difendere ciò che resta della funzione del Parlamento e delle libertà italiane (così ci avevano promesso) e lo trovo indaffarato in un cattivo giudizio su Israele (che però non vuole conoscere) nel momento in cui a Washington iniziano, dopo una interruzione di molti anni, nuovi  negoziati di pace con i Palestinesi.
Ciò che stupisce è che il "nuovo" Bernini ripeta  un luogo comune anti-Israele e anti-ebraico che, in Italia,   comincia in alcuni partiti e in Parlamento (provocando la reazione appassionata del Presidente della Assemblea Costituente e primo firmatario della Costituzione Italiana Terracini) subito dopo la Resistenza. Hanno militato con fierezza contro il Sionismo (anche per rapporti stretti o con il passato o con lo stalinismo) sia i neo-fascisti del dopo Resistenza (gli studenti del FUAN, che era allora il movimento universitario di estrema destra, comparivano alle dimostrazioni con la kefiah) sia i comunisti che credevano di combattere l'imperialismo americano (alcuni  gradatamente recuperati alla ragione da grandi sopravvissuti diventati deputati PC, come Giorgina Arian Levi, e da giovanissimi dirigenti di allora come Piero Fassino).
Come tutto ciò che è senza fondamento e senza alcuna conoscenza storica l'antisionismo ha messo radici profonde, e benché fosse stato il pezzo forte della propaganda hitleriana, è restato stabilmente bandiera non solo di Forza Nuova o Casa Pound (è spiegabile) ma anche di una parte della sinistra. Gli uni e gli altri  non hanno mai voluto sapere di grandi personaggi israeliani di pace come Rabin, di tre accordi di pace quasi conclusi e poi sospesi senza trame o colpe di Israele, e del fatto che Israele, unico Paese democratico nell'area, può avere governi che piacciono o che non piacciono (pensate all'Italia!) ma  resta un luogo libero con opinioni diversissime e in continuo cambiamento.

Che cosa ci  farà Cinque Stelle in compagnia del più antico pregiudizio di parti immobili di retro cultura del passato? Chi può avere scaricato su gente giovane votata al nuovo un pezzo così pesante del nostro peggior  passato?

Renzo Gattegna, presidente dell'Unione delle Comunità Ebraiche italiane, tenta, con mitezza e chiarezza, di spiegarglielo (Il  Corriere della Sera, 28 luglio). Ricorda  giustamente che il Sionismo (un popolo che ha subito mille persecuzioni e mille deportazioni , fino all'orrore della Shoah, aspira ad avere una patria, esattamente come il lungo viaggio italiano fra Petrarca e Leopardi ) è in tutto simile al Risorgimento italiano, negato solo dai secessionisti della Lega Nord (quando c'erano e spadroneggiavano, per gentile concessione di Berlusconi).
Ma i Cinque Stelle sono giovani. Si può sperare in una chiara e intelligente rettifica del cittadino Bernini e degli altri cittadini-deputati che dovrebbero capire di essere stati in pessima compagnia? Sono sicuri che sia un buon modo di spendere i soldi dei contribuenti questo andare senza ragione in cerca di “nemici" che questo stesso loro Paese ha perseguitato e fatto morire durante il fascismo, e che è stato liberato dal fascismo anche dalla partecipazione volontaria alla guerra di Liberazione dalle Brigate Ebraiche ?

FURIO COLOMBO



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Ci teniamo a precisare che, contrariamente a quanto affermato dal lettore del Fatto Quotidiano, Paolo Bernini non ha guidato la delegazione dei parlamentari 5 stelle in Palestina, che è invece stata guidata dalla ex europarlamentare di Rifondazione Comunista, Luisa Morgantini. Per la precisione Bernini non ha preso neanche parte al viaggio, ma ha rilasciato questa dichiarazione estemporanea sulla sua adesione all'antisionismo tramite la sua pagina personale di facebook.

Da quell'affermazione, come auspicato da Colombo, si sono poi dissociati i parlamentari 5 stelle con una lettera ufficiale indirizzata alla comunità ebraica che ha aperto un intenso dibattito sulla pagina personale del deputato Manlio di Stefano.

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