giovedì 8 agosto 2013

David Lloyd George: dalla Dichiarazione Balfour all'infamia del White Paper. Gli inglesi non mantennero il patto con la comunità ebraica




David Lloyd George fu il Primo Ministro inglese con cui la Gran Bretagna aveva vinto la Prima Guerra Mondiale e sotto il cui governo era stata stilata la Dichiarazione Balfour. Nel 1939 si schierò contro il MacDonald White Paper (l'infame documento che faceva seguito al Libro Bianco di Churchill del 1922) con cui, di fatto, si impediva agli Ebrei l'ingresso in Palestina, proprio nel momento in cui in Europa si faceva sempre più incalzante l'incubo nazista.


Questo il suo discorso alla radio, a 6 giorni dall'approvazione del documento:


Poiché ero primo ministro nel momento di avvio della famosa Dichiarazione Balfour, naturalmente ero associato molto strettamente con tale eminente statista nella preparazione del documento (...) uomini di tutte le correnti erano impegnati nella preparazione di tale documento. E' utile a questo punto rendere noti alcuni dei fatti che ci hanno spinti a perseguire questa politica.Venticinque anni fa l'impero Britannico si trovava impegnato per la causa della giustizia internazionale in una lotta per la vita o per la morte contro il più formidabile impero militare del mondo. Nel 1917 il conflitto aveva raggiunto una fase critica, quando l'esito appariva più che mai incerto. Sulla bilancia il peso della vittoria sembrava pendere dalla parte dei militaristi tedeschi. Per raggiungere il loro obiettivo, i leader di entrambe le parti in questo conflitto, facevano ogni sforzo per attirare dalla loro parte tutte le forze e le risorse disponibili, interne e neutrali. 
Gli alleati, come anche i loro nemici, avevano capito l'indubbia influenza e le opportunità che gli Ebrei discendenti della grande diaspora avrebbero potuto avere ed usare in punti vitali del vasto campo di battaglia. I combattenti entrarono quindi in una gara per la cattura di tale influenza. Entrambe le parti proposero ai leader ebraici, come ricompensa del loro sostegno, che in caso di vittoria avrebbero assicurato ad Israele la realizzazione dei suoi sogni, il restauro di una Casa per i suoi Figli nella terra che è stata resa immortale dal contributo che i loro antenati, in quel luogo, hanno dato per tutto ciò che vi è di più nobile nella nostra civiltà. 
Gli Ebrei hanno scelto di accettare la nostra parola a preferenza di quella data loro dai tedeschi. La famosa dichiarazione Balfour sulla creazione di una patria per gli ebrei nella terra di Canaan non è stata un'offerta scaturita dalla nostra grazia sovrabbondante. E' importante e si deve tenere ben presente che si trattava di un patto che richiedeva il contraccambio per la valida offerta fatta a noi: l'effettivo sostegno degli ebrei di tutto il mondo per causa alleata, particolarmente in America, in Russia e nell'Europa Centrale. Tutti i partiti, Conservatori, Liberali, Socialisti, senza eccezioni e senza proteste accettarono questa dichiarazione non solo in Gran Bretagna, ma in tutti i paesi alleati e associati. 
Gli Ebrei hanno lealmente mantenuto la loro parte del patto, adesso noi stiamo cercando di scivolare fuori dalla nostra parte. Le maliziose manovre operate negli ultimi anni da Italiani e Tedeschi in mezzo ad una piccola parte degli Arabi ci hanno spinto a compiere un atto di nazionale perfidia che porterà disonore al nome britannico. Ci ha già inimicato la potente comunità degli Ebrei, che raggiunge in complesso un totale di 17 milioni di persone, residenti in ogni parte del globo. Prenderà forza la profonda e disastrosa convinzione che la nostra parola d'onore non può più essere creduta se il mantenerla ci costa qualcosa. Fino a poco tempo fa la Gran Bretagna era considerata un Paese che mantiene sempre la sua parola, adesso corre il rischio di perdere questa onorevole fama. La maggior parte dei nostri problemi in questi ultimi anni è venuta dal fatto che ogni volta che la nostra parola data si è scontrata con qualche difficoltà il nostro sì non è stato più sì, e il nostro no, non è stato più no. Il nostro tragitto da Pechino al Monte Sion, è pieno di promesse non mantenute. 
Concludo citando un grande detto di Mr. Eden: "Non si può costruire la pace nel mondo se non sulla base della buona fede internazionale".


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la trascrizione del discorso di David Lloyd George è stata tratta dalla traccia audio pubblicata a questo indirizzo: http://www.ilvangelo-israele.it/approfondimenti/Imbroglio_britannico.html, ringraziamo gli autori per aver reso disponibile nel web questo fondamentale documento.

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