Khulood Badawi è un'impiegata Onu; le sue precise mansioni sono: « coordinatrice dell’informazione e dei media per gli affari umanitari » (UNOCHA). La Badawi, il 10 marzo, verso mezzogiorno, ha messo in linea la foto di una bambina insanguinata tra le braccia di un uomo, spacciandola per una vittima palestinese dei raid aerei israeliani. Naturalmente la foto ha fatto immediatamente il giro del mondo, diventando l'icona della nuova escalation di violenza. In realtà la foto non ha nulla a che vedere con gli attuali avvenimenti ed è datata agosto 2006.
La foto fu messa on line dalla Reuters, con il seguente testo:
"Un uomo palestinese porta il corpo di Shaban Abu Raja, 3 anni, Gaza, 9 Agosto 2006. Le prime informazioni riportano che la bambina sia stata uccisa in un raid israeliano ma, secondo i medici palestinesi, mori' in un incidente. I dipendenti dell'ospedale Shifa di Gaza hanno dichiarato il 10 agosto 2006, che l'errore iniziale sulla causa del decesso sembra sia avvenuto perché il cadavere della bambina è stato trasportato in ritardo all'ospedale, arrivando cosi' nel medesimo tempo che i corpi di uomini armati. REUTERS / Mohammed Salem (TERRITORI PALESTINESI)
Quindi non solo la foto non c'entra nulla con l'attualità, ma già nel 2006 fu al centro di una polemica per essere stata spacciata come effetto di un'azione di guerra, mentre invece si trattava di un incidente. La Reuters, come si è visto, all'epoca ritratto'.
La Badawi, addetta all'informazione per l'ONU, ha una lunga attività di collaborazione con Ong pro palestinesi e anti israeliane.
Non proprio la persona più "neutrale" per occuparsi di un settore cosi' delicato e importante!
La seconda foto edita su twitter da Maissam Nablussi (@Nablussi), è presentata come un'attacco su Gaza, effettuato in questi giorni. Ma la foto è del 2009 e non c'entra nulla con le violenze attuali. L'11 marzo la Nablussi l'ha presentata su Facebook con la spiegazione: Gaza sotto l'attacco di oggi. La foto è stata immediatamente condivisa da giovani pro palestinesi con la stessa dicitura. Ma anche questa è una foto che la Reuters diffuse nel 2009. Dopo che la verità è emersa, la Nablussi ha bloccato il suo profilo facebook, ma non ha ritrattato né si è scusata.
http://jssnews.com/2012/03/13/une-employee-de-lonu-et-dautres-pro-palestiniens-publient-de-fausses-photos-sur-twitter/
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