domenica 15 aprile 2012

Allevati sistematicamente nell'odio






Hélène Keller-Lind


Sono molti quelli che innalzano corone ai dirigenti dell'Autorità palestinese e distolgono lo sguardo dalla natura terroristica di Hamas. Molti i nostri dirigenti che scelgono di non vedere la montatura anti israeliana e antisemita, carica d'odio alla quale sono sottoposti i palestinesi, sia da Hamas che dall'Autorità palestinese. Ogni attentato o tentativo di attentato terrorista ne è il risultato diretto. Si è visto a Eilat, a Tel Avivi, a Itamar.

C'è bisogno di odio per rubare un taxi, coltello alla mano, entrare in una barriera di polizia, uscire dall'auto e pugnalare chiunque sia alla portata di coltello, cioè otto persone. Al grido di Allah Akbar... Il terrorista pieno d'odio è un giovane di Napluse.

C'è voluto odio alla ventina di terroristi venuti dalla striscia di Gaza fino a Eilat, passando dall'Egitto, per prendere a bersaglio civili israeliani e qualche soldato, fare 8 morti e più di trenta feriti. Terroristi che poi, in maggioranza, finirono a loro volta uccisi.
C'è voluto odio ai due giovani palestinesi per assassinare 5 membri della famiglia Fogel nella colonia di Itamar, non lontano dal loro villaggio. Uno di loro, 19 anni, ha dichiarato, dopo l'arresto, di essere fiero per aver sgozzato un bimbo ebreo di 3 mesi.

E allora, qual'è il denominatore comune di questi assassini? L'odio, un odio inculcato dai "responsabili" che li governano. La sola differenza tra Hamas e Anp è che Hamas, come il suo mentore e finanziatore iraniano, annuncia chiaramente che Israele  deve essere distrutto, mentre l'Anp finge di essere presentabile. E invece dispensa quotidianamente un veleno anti israeliano attraverso i suoi media o i suoi manuali scolastici o con qualsiasi altro mezzo a sua disposizione. Lo possiamo constatare grazie al lavoro di Palestinian Media Watch:

  1. Un disegno pubblicato nel quotidiano ufficiale Al-Hayat Al-Jadida del 21 agosto 2011 pone la Palestina sull'attuale Israele. Commento: solo una linea rossa. 
  2. In risposta agli attentati di Eilat i "responsabili" palestinesi in Al-Hayat Al-Jadida o alla televisione ufficiale palestinese parlano di "una operazione di qualità" " una delle operazioni più riuscite", "Israele ha provocato un massacro a Gaza per stornare l'attenzione dai suoi problemi interni", "le vittime non erano civili ma soldati", "le cause di questo attacco sono l'occupazione e la politica criminale israeliana", i terroristi uccisi: "martiri morti da martiri". 
  3. Il 15 e 21 agosto: in una canzone palestinese un giovane domanda a sua madre di sposarlo con una ragazza palestinese che insegnerà ai figli a portare il fucile. Il 14 agosto, una canzone egiziana trasmessa alla televisione palestinese, chiama a "imporsi una nuova vita, attaccando la testa del serpente Israele" http://www.pmw.org.il/main.aspx?fi=471&doc_id=5561
  4. Il 10 agosto la televisione palestinese annuncia un programma di costruzioni al Muro del Pianto, là dove si trova una spianata. E riprende il tema già noto: ai piedi del Muro si vedono "sporcizia e peccato -Ebrei che pregano - sovrastate dalla santità delle moschee -sul monte del Tempio -".
  5. Il 2 e 3 agosto: programma televisivo dell'Anp per il Ramadan: "Le migliori madri". La madre di un terrorista, specializzato nella fabbricazione di bombe, spiega che suo figlio non voleva sposarsi in terra, preferendo sposare le "70 vergini promesse in paradiso, ai martiri". Un'altra parla de "la notte antecedente il matrimonio di sua figlia" che non vedrà più.  Matrimonio con la morte in un attentato suicida. Ha detto di aver cantato quando apprese della sua morte.... 
http://www.desinfos.com/spip.php?page=article&id_article=27005








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