Vittorio Arrigoni con Ismail Haniyeh, leader politico di Hamas |
15 Aprile 2012
Ricordiamolo, ripetiamolo: Vittorio Arrigoni è stato rapito, torturato e ammazzato come un cane dai fondamentalisti islamici, che lo accusavano di portare a Gaza i "vizi dell'Occidente". Chi ricorda la sua figura senza ricordare questa tragica fine, è un mistificatore e un farabutto. Che questa dolorosa vicenda serva almeno ad aprire gli occhi a tanti ingenui pacifisti europei. Il governo di Gaza (Hamas) cerca di scaricare le responsabilità su un gruppetto estremista, ma io credo poco a questa versione dei fatti. Secondo me Hamas è responsabile, infatti i rapitori materiali sono stati prontamente eliminati nel blitz delle forze di sicurezza di Hamas e il processo ai presunti mandanti procede lentissimo, praticamente a porte chiuse. In realtà Arrigoni era diventato un pericolo e ha pagato con la vita le sue dure critiche al governo di Hamas, che si è sbarazzato brutalmente di lui facendo ricadere la colpa sugli estremisti salafiti. La tesi della scheggia impazzita è poco credibile, in quel di Gaza. Non regge. Coloro che oggi piangono la morte di Arrigoni senza sottolineare questi aspetti e anzi lo usano per attaccare Israele, o sono del tutto stupidi oppure mentono sapendo di mentire.
Alessandro Litta Modignani
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