Diritto all'autodeterminazione del popolo ebraico
Il concetto di "stato ebraico" designa l'aspirazione nazionale del popolo ebraico all'autodeterminazione sul territorio del suo stato. Si tratta di un diritto attribuito a tutto il popolo dal diritto internazionale in materia di diritti dell'uomo. C'è ampio consenso sull'applicare agli ebrei la definizione di "popolo" secondo l'insieme dei criteri definiti dal diritto internazionale. Il diritto all'auto determinazione è inscritto nelle convenzioni internazionali e nell'articolo 1 della Convenzione sui Diritti Civili e Politici e la Convenzione sui Diritti Economici, Sociali e Culturali, che la maggior parte dei paesi hanno sottoscritto. Inoltre si tratta di un diritto che ai nostri giorni ha valore accettato. E' importante notare che lo stato d'Israele non introduce elementi religiosi nella definizione del suo carattere ebraico ma crea uno spazio pubblico nel quale il gruppo maggioritario ebraico puo' esprimere la sua identità collettiva, per esempio attraverso le celebrazioni delle feste ebraiche, eventi culturali o dando priorità all'immigrazione ebraica. Il termine "stato ebraico" ha lo scopo di esprimere la nozione di nazione e non di religione.
Ad esempio, sebbene Israele abbia instaurato il sabato come giorno di riposo settimanale conformemente al costume della religione ebraica, ogni lavoratore ha diritto di domandare al suo datore di lavoro - e questo di ottemperare alla richiesta - che un altro giorno di risposo settimanale gli sia accordato, rimpiazzando il sabato, a seconda della sua appartenenza religiosa. A titolo d'esempio, in paesi come Francia, Germania, Stati Uniti e molti altri, le feste nazionali continuano ad essere festeggiate in concomitanza con le feste cattoliche, e la domenica è stata decretata giorno di riposo settimanale come è comune nel costume e la la religione cristiana, malgrado una routine democratica e laica profondamente radicata.
Il diritto degli ebrei all'autodeterminazione ha ricevuto riconoscimento internazionale durante gli ultimi secoli
Il diritto degli ebrei all'autodeterminazione è stato riconosciuto dalla comunità internazionale dal 18° secolo. Nel 1799 Napoleone vedendo negli ebrei gli eredi legittimi della Palestina, dette loro il diritto di erigere uno stato. Il secondo presidente degli Stati Uniti d'America, John Adams, dichiaro' il suo desiderio di vedere il popolo ebraico stabilire uno stato sovrano in Giudea.
Abraham Lincoln dichiaro' che il ritorno del popolo ebraico nel suo territorio naturale in Palestina era un sogno nobile condiviso da molti americani.
Nel 1917, la dichiarazione Balfur fu un primo riconoscimento del sogno sionista da parte di una grande potenza. Questo riconoscimento fu incoraggiato da Italia, Francia e Stati Uniti. La dichiarazione Balfur fu all'origine della formazione della maggioranza di popolazione ebrea in Israele, dando al popolo ebraico il diritto all'auto determinazione e il riconoscimento internazionale di tale diritto. Il 24 luglio 1922, il mandato britannico fu approvato dalla Lega delle Nazioni che convenne quanto segue:
“Considerato che è qui riconosciuta la connessione storica del popolo ebraico con la Palestina e per tale motivo il diritto a ricostituire la loro sede nazionale in quel paese".
In questo modo l' aspirazione alla creazione di uno stato ebraico passo' da politica a obbligo del diritto internazionale. Questo principio è accompagnato dalla conoscenza internazionale e fu espresso di nuovo dal presidente Barak Obama recentemente nel suo discorso del 19 maggio 2011.
Riassumendo, nonostante possa sembrare che la costituzione di uno stato ebraico sia per i palestinesi una pietra d'inciampo, si vede che nel passato i palestinesi non hanno sempre espresso la stessa opposizione. Nella dichiarazione d'indipendenza palestinese nel 1988, Yasser Arafat si rifece, fra l'altro, alla risoluzione 181 delle Nazioni Unite (piano di spartizione) nella quale fu stipulato che la Palestina sarà divisa in due stati, uno ebraico l'altro arabo.
http://ambisrael.fr/letat-disrael-en-tant-quetat-juif-fondements/
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