domenica 15 aprile 2012

Sono queste le motivazioni "politiche" che si celano dietro alla trovata del “popolo palestinese”?

 






Zahir Muhsein fu un leader dell’OLP tra il 1971 ed il 1979. La cosa che rende importante la sua conoscenza è racchiusa in un’intervista che Zahir Muhsein rilasciò al giornale olandese Trouw nel Marzo 1977, in cui affermò: Il popolo palestinese non esiste. La creazione di uno stato palestinese è solamente un mezzo per continuare la nostra lotta per l’unità araba contro lo Stato d’Israele. In realtà oggi non c’è differenza tra giordani,palestinesi, siriani e libanesi. Oggi parliamo dell’esistenza di un popolo palestinese per ragioni politiche e strategiche poichè gli interessi nazionali arabi richiedono che venga assunta l’esistenza di un distinto “popolo palestinese” da opporre al sionismo.Per ragioni strategiche la Giordania, che è uno stato sovrano con confini ben definiti non può vantare diritti su Haifa e Jaffa mentre io, come palestinese, posso senz’altro vantare diritti su Haifa, Jaffa, Beersheva e Gerusalemme. Comunque nel momento in cui i nostri diritti saranno riconosciuti non attenderemo nemmeno un minuto per unire la Palestina alla Giordania”.

E sentiamo che cosa dichiarò Jasser Arafat lo stesso giorno in cui  firmò la "Declaration of Principles" nel giardino della Casa Bianca nel 1993, spiegò la sua azione alla TV Giordana. Ecco che cosa disse: "Visto che non possiamo sconfiggere Israele con la guerra, dobbiamo farlo in diverse tappe. Prenderemo tutti i territori della Palestina che riusciremo a prendere, vi stabiliremo la sovranità, e li useremo come punto di partenza per prendere di più. Quando verrà il tempo, potremo unirci alle altre nazioni arabe per l'attacco finale contro Israele".

Ci sono solo ragioni politiche?
Dal 1993, l 'Unione Europea ha destinato oltre 2 miliardi di Euro direttamente e indirettamente all'Autorità Palestinese (AP). Gli Stati membri hanno donato nello stesso periodo ulteriori 2 miliardi di Euro, con l’idea di permettere la costruzione di una rete di infrastrutture economiche che potesse sostenere un futuro stato palestinese
Nel 2004 sono stati versati dall’UE 250 milioni di euro (una somma equivalente era stata versata l'anno precedente).
Nel 2008 l’ANP ha ricevuto un sostegno dall’Europa pari a 420 milioni di euro  ma, aggiungendo quello americano, la cifra lievita fino a raggiungere il miliardo di euro.
Questi fondi hanno invece alimentato – grazie allo scarsissimo controllo da parte di chi eroga tali fondi - furti, appropriazioni indebite, corruzione, terrorismo, incitamento all'odio e chissà cos’altro, non certo il popolo palestinese, dove (dati 2008) Il 30,8% delle famiglie palestinesi  vive sotto la soglia della povertà, il 18,5 % in condizioni di miseria. A Gaza il popolo palestinese non se la passerebbe meglio se è vero che il 79% dei nuclei familiari vive in povertà eppure, quando nel luglio 2010, il Presidente Obama si offerse di inviare a Gaza dei generi alimentari, la risposta di Bassam Naim, responsabile della sanità per il "governo" di Hamas fu lapidaria: “Qui a Gaza abbiamo numerose qualità di generi alimentari, possiamo anche esportarli negli Stati Uniti a prezzi simbolici. Non vogliamo la maionese di Obama, non vogliamo l'elemosina”.
Chi trae beneficio da questa trovata?
Alla sua morte Arafat lasiò una montagna di denaro (circa 4 miliardi di dollari) che il leader palestinese avrebbe distribuito in conti bancari sparsi tra Tel Aviv, Londra e Zurigo. Abu Mazen avrebbe inoltre assicurato alla vedova Suha una rendita di 22 milioni di dollari l'anno.
Hamas non è certo meglio dell’ANP, se nel ‘97 la stampa dichiarò che erano spariti 50 miliardi (di lire d’allora) nei conti del movimento palestinese Hamas, meta' del tesoro, in un intrigo internazionale che vedeva protagonisti i duri seguaci di Hamas, maghi della finanza, banchieri che si muovevano tra i rifugi fiscali dei Caraibi e quelli tra i monti svizzeri.

Rielaborato da Hurricane 53, tratto da Corriere della Sera, Informazione Corretta, associazioneticinesedei.forumcommunity.net, Focus on israel.com L’Occidentale, Il vangelo.org, antenne di pace
http://hurricane_53.ilcannocchiale.it/?TAG=arafat

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