Proposte di lavoro
Nel corso dei lavori di indagine sono emerse talune puntuali proposte di lavoro, già richiamate in precedenza e che si reputa opportuno richiamare:
definire misure per dare attuazione alla Convenzione delle Nazioni Unite contro il genocidio
e il suo incitamento; sostenere la proposta del Premio Nobel Elie Wiesel per l’adozione di una risoluzione dell’Onu che dichiari il terrorismo come crimine contro l'umanità;
promuovere la sigla e ratifica del Protocollo aggiuntivo alla convenzione di Budapest sul
crimine informatico del 2003, eventualmente anche mediante un’iniziativa legislativa
parlamentare; avviare un dibattito sull’efficacia dell’azione di contrasto al negazionismo e al revisionismo storico; monitorare l’iniziativa internazionale di deferimento del Presidente della Repubblica islamica dell’Iran, Ahmadinejad, presso la Corte penale internazionale per incitamento al
genocidio.
Gli italiani e l’antisemitismo
Dall’”Indagine sul Pregiudizio Antiebraico” condotta nel 2007 da CDEC e ISPO (dati riportati nel corso dell’audizione del CDEC del 25 febbraio 2010):
Il 44% della popolazione italiana mostra qualche pregiudizio o atteggiamento ostile agli ebrei. Esso si può scomporre in quattro sottogruppi.
Il primo (10%) condivide gli stereotipi antiebraici «classici»: ad esempio, gli ebrei non «sono italiani fino in fondo», «non ci si può mai fidare del tutto di loro» e «sotto sotto sono sempre vissuti alle spalle degli altri», respingendo però i pregiudizi «contingenti» (verso Israele e Shoah).
Il secondo (11% della popolazione) approva invece solamente gli stereotipi «moderni», mentre respinge quelli «classici» e «contingenti». Per costoro, «gli ebrei sono ricchi e potenti», «controllano e muovono la politica, i media e la finanza» ed inoltre «sono più fedeli a Israele piuttosto che al Paese in cui sono nati».
Il terzo gruppo (12%) è caratterizzato da convinzioni «contingenti» («tutti gli ebrei
strumentalizzano la Shoah per giustificare la politica di Israele», «parlano troppo delle loro tragedie trascurando quelle degli altri», «gli ebrei si comportano da nazisti con i palestinesi»), ma non concorda con i pregiudizi «classici».
Il quarto gruppo è quello degli «antisemiti puri» (12% degli italiani), ovvero coloro che
condividono tutte le tipologie di stereotipi sopra elencati, da quelli «classici» a quelli «contingenti».
Opinioni e atteggiamenti verso gli ebrei
Agli intervistati è stato chiesto di esprimere un livello di accordo con 16 item relativi agli ebrei. Gli item categorizzano alcune dimensioni del pregiudizio: alcune rimandano al pregiudizio classico, altre al pregiudizio moderno, altre ancora riguardano il pregiudizio contingente, legato a Israele.
Le tre cifre riportate sotto ogni affermazione -item- rappresentano le tre percentuali di:
Consenso - Neutro (area grigia) - Dissenso
NON CI SI PUÒ MAI FIDARE DEL TUTTO DEGLI EBREI
18,9 48.4 32.7
GLI EBREI SONO PIÙ LEALI VERSO ISRAELE CHE VERSO IL LORO PAESE
26,0 56,8 17,2
GLI EBREI SI SONO TRASFORMATI DA UN POPOLO DI VITTIME IN UN POPOLO
DI AGGRESSORI
26,4 51,6 22,0
GLI EBREI HANNO DATO UN GRANDE IMPULSO A DIVERSI SETTORI DELLA
SOCIETÀ ITALIANA
27,1 58,6 14,3
GLI EBREI FANNO AI PALESTINESI QUELLO CHE I NAZISTI HANNO FATTO
AGLI EBREI
21,6 48,6 29,4
SOTTO SOTTO GLI EBREI SONO SEMPRE VISSUTI ALLE SPALLE DEGLI ALTRI
15,1 52,4 32,6
GLI EBREI CONTROLLANO I MEZZI DI COMUNICAZIONE IN MOLTI PAESI DEL
MONDO
25,3 55,6 19,1
GLI EBREI NON SONO ITALIANI FINO IN FONDO
23,1 44,0 32,8
LA SCIENZA MODERNA NON SAREBBE QUELLA CHE E’ SENZA IL CONTRIBUTO
DEGLI SCIENZIATI EBREI
26,8 57,0 16,3
GLI EBREI MUOVONO LA FINANZA MONDIALE A LORO VANTAGGIO
31,7 50,0 18,2
GLI EBREI RIESCONO SEMPRE AD AVERE UN POTERE POLITICO
SPROPORZIONATO
27,1 53,0 19,9
NONOSTANTE IL CONFLITTO GLI EBREI SONO SENSIBILI ALLE SOFFERENZE DEL
POPOLO PALESTINESE
23,3 56,3 20,4
LA CULTURA OCCIDENTALE E’ DEBITRICE DI MOLTE IDEE
FONDAMENTALI NEI CONFRONTI DELLA CULTURA EBRAICA
22,6 60,8 16,7
GLI EBREI PARLANO TROPPO DELLE LORO TRAGEDIE E TRASCURANO
QUELLE DEGLI ALTRI
30,3 49,8 19,8
GIRA E RIGIRA I SOLDI SONO SEMPRE IN MANO AGLI EBREI
26,7 49,3 24,0
APPROFITTANO DELLO STERMINIO NAZISTA PER GIUSTIFICARE LA
POLITICA ISRAELE
24,5 50,7 24,8
Una percentuale molto elevata - talvolta superiore alla metà del campione - non concorda né dissente con le affermazioni proposte. Questa area grigia, di apparente neutralità, talvolta è dovuta alla mancanza di conoscenza del tema o dell’argomentazione specifica e infatti troviamo qui concentrati i ceti più marginali. Altre volte tuttavia sembra sottendere un’area di pregiudizio.
I giovani italiani e l’antisemitismo
(Dati fornititi nel corso dell’audizione del 16 novembre 2010 sulla base di un’indagine dell’Istituto IARD presentata nel 2010)
L’indagine riguarda i giovani in una fascia di età compresa tra i 18 e i 34 anni. Il 60% degli
intervistati appartiene alla realtà studentesca o è laureato.
Tra i giovani italiani, il 22% risulta antisemita. Tuttavia, il 71% di essi non ha mai avuto rapporti diretti con gli ebrei.
L'intolleranza della fetta antisemita dei giovani italiani si esplica anche in un atteggiamento di chiusura verso alcune situazioni, soprattutto l'idea di avere una figlia che fa coppia con un ebreo (51%), quota che scende leggermente (48%) se la cosa riguarda un figlio maschio, o la sensazione di avere un capo ebreo (38%), che vivrebbero invece con più tranquillità il fatto di avere un collega ebreo (29%). Poco accettate, ma più tollerate, le situazioni che contemplano un vicino di casa ebreo (35%) o la possibilità di sedere alla stessa tavola durante la cena (29%).
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